Sconto del 25% sul biglietto d’ingresso per i clienti delle Frecce
Frecciarossa è Treno Ufficiale delle mostre ‘Vivian Maier e Ugo Nespolo”
Roma, Museo del Genio, dal 31 ottobre 2025 al 15 febbraio 2026
Raggiungi Roma con Le Frecce e visita le mostre!
Per te uno sconto del 25% sul biglietto d’ingresso* al Museo del Genio.
Vivian Maier: The Exhhibition, la grande monografica dedicata alla celebre fotografa americana Vivian Maier (1926 – 2009), in occasione del centesimo anniversario dalla sua nascita che cadrà il prossimo 1° febbraio 2026. Più di 200 fotografie a colori e in bianco e nero, scatti iconici, oggetti personali, documenti inediti, sale esperienziali e immersive, registrazioni audio e filmati Super 8 accompagneranno il pubblico all’interno dell’universo di una delle artiste più amate al mondo, la cui incredibile storia ha commosso e continua a commuovere milioni di visitatori.
Ugo Nespolo: Pop Air, un’esposizione site-specific che segna la prima occasione ufficiale per ammirare i nuovi spazi del Museo, recentemente rinnovati. Protagonista è Ugo Nespolo, tra gli artisti più eclettici e innovativi del panorama italiano, capace di attraversare epoche, stili e linguaggi con uno sguardo ironico e acuto. La mostra, in anteprima mondiale, offre una lettura inedita della scultura italiana e internazionale, tra leggerezza concettuale e potenza visiva.
* Il biglietto d’ingresso è unico e consente la visita a entrambe le mostre.
Per usufruire dello sconto sul biglietto d’ingresso è necessario esibire presso la biglietteria delle mostre il biglietto Frecciarossa, Frecciargento o Frecciabianca con destinazione Roma e con data antecedente di massimo 2 giorni rispetto l’ingresso alle mostre.
L’offerta è valida fino al 15 febbraio 2026.
Vivian Maier: The Exhhibition
Circondata da un alone di mistero che ha contribuito ad accrescerne il fascino, quella di Vivian Maier (1° febbraio 1926 – 21 aprile 2009) è la storia di una donna che ha fatto della fotografia la sua ragione di vita, senza mai esporsi, ma nascondendosi dietro l’obiettivo, con il quale catturava immagini indimenticabili, spaccati di vita quotidiana che ha reso eterni.
Tata di mestiere, fotografa per vocazione, non abbandonava mai la macchina fotografica, scattando compulsivamente con la sua Rolleiflex: la sua strategia era l’anonimato, rubare scatti senza mettere in posa i soggetti, senza costruire messe in scena. Catturando, semplicemente, la vita che aveva intorno, forse senza stare a pensarci troppo. Senza orpelli, né artifici di alcun genere. Ecco allora i suoi scatti che raffigurano bambini - quelli di cui si prendeva cura, ma anche quelli che, per caso, incontrava per la strada, e di cui sapeva catturare e rendere immortali i loro sguardi. Come un selfie ante litteram, come a voler dire “ci sono anche io” in mezzo a tutta questa vita che scorre tra le strade della Grande Mela o in altre grandi città.
Con la scatto silenzioso della sua Rolleiflex Vivian Maier ha immortalato per quasi cinque decenni il mondo che la circondava. Dai banchieri di Midtown ai senzatetto addormentati sulle panchine dei parchi, alle coppie che si abbracciavano o, molto spesso, riprendendo sé stessa: Gli oltre 150.000 negativi scattati nel corso della sua vita coprono una immensa gamma di soggetti. Dai primi anni Cinquanta fino agli anni Novanta, Vivian Maier si è occupata di documentare meticolosamente ogni aspetto della vita che la circondava, ovunque andasse. Eppure, il suo lavoro è rimasto sconosciuto a chiunque, conservato chiuso dentro centinaia di scatole, quasi fino alla sua morte.
È il 2007 quando John Maloof, all’epoca agente immobiliare, acquista durante un’asta parte dell’archivio della Maier confiscato per un mancato pagamento. Capisce subito di aver trovato un tesoro prezioso e da quel momento non smetterà di cercare materiale riguardante questa misteriosa fotografa, arrivando ad archiviare oltre 150.000 negativi e 3.000 stampe.
Maloof ha co-diretto un documentario candidato all’Oscar, “Finding Vivian Maier” (2014) che ha dato alla fotografa fama mondiale.
Ugo Nespolo: Pop Air
Protagonista è Ugo Nespolo, tra gli artisti più eclettici e innovativi del panorama italiano, capace di attraversare epoche, stili e linguaggi con uno sguardo ironico e acuto. La mostra, in anteprima mondiale, offre una lettura inedita della scultura italiana e internazionale, tra leggerezza concettuale e potenza visiva.
Al centro dell’esposizione, un’opera collettiva di straordinario impatto: otto grandi Sculture Gonfiabili, alte fino a cinque metri, che animano il cortile del Museo come “presenze ironiche e affettuose”. Omaggi visionari ad alcune icone della storia dell’arte – da Pomodoro a Koons, da Kusama a Modigliani, passando per la Venere di Milo, Rodin, Botero e Louise Bourgeois – le opere si muovono leggere nel vento, in un cortocircuito tra monumentalità e effimero. A Roma, l’arte contemporanea sta finalmente trovando nuovi spazi e consapevolezze, inserendosi in un dialogo sempre più vivo con la storia e con le sedi che la ospitano. Il contrasto tra la leggerezza del linguaggio contemporaneo e la solennità dei luoghi storici diventa così un’occasione di rinnovamento, uno scambio tra passato e presente.
In questo progetto, la leggerezza non è solo un dato fisico - il contrappunto al peso della materia scultorea - ma anche un invito concettuale: guardare ai grandi maestri della scultura con uno sguardo nuovo, libero e accessibile.
Un modo per avvicinare il pubblico all’arte attraverso la meraviglia, la curiosità e, appunto, la leggerezza.
La mostra si configura come una vera e propria “antologia sentimentale e paradossale”, dove la citazione si trasforma in gioco, l’omaggio in respiro e il museo in un parco dell’immaginario. Un invito a meravigliarsi, a ritrovare nello sguardo leggero dell’arte un gesto di libertà.
Maggiori informazioni su www.arthemisia.it